Giorgia Morselli, da anni attivista nel sociale e vittima del “sistema” della cosiddetta “fabbrica dei divorzi” con la collaborazione dell’Associazione Azione Collettiva condurrà in diretta radio da martedì 19 una rubrica ad hoc dove dare voce a tutti quei casi che difficilmente riescono ad emergere in tutta la loro devastante crudeltà.

Nelle separazioni che spesso, troppo spesso, diventano conflittuali, a perdere sono sempre i bambini, figli di un amore che spesso si trasforma in una competizione a chi riesce ad affondare il colpo migliore.

Ma a rubare l’infanzia ai bambini, non sono solo gli stessi genitori, parti attive nell’incipit di vicende dai risvolti processuali a volte grotteschi nella loro meschinità; i colpi bassi non vengono solo dalle parti ma anche da chi invece di tutelare i bambini cercando di placare le parti, foraggia, guerre di cui non solo è spettatore ma organo decisionale di provvedimenti che spesso si rivelano un “taglio di testa al toro” eliminando il contendere e affidandolo a terzi, oppure a chi dei due è più scaltro, più disonesto e/o con ampio potere economico da dedicare alla propria guerra.

Con questi input il sistema sociale ha acquisito una visione spesso distorta dei reali bisogni della famiglia e principalmente del bambino, andando a scatenare ipertutele dove non ce n’è affatto bisogno e al contrario giudicando idoneo all’affido il genitore solo per la sua posizione sociale, quindi a prescindere.

Perchè è più facile (e redditizio?) per il sistema allontanare il bambino piuttosto che aiutare i genitori in difficoltà? Un bambino in affido costa in termini di risorse umane e denaro molto di più che aiutarlo nel suo contesto famigliare; perchè allora quando non ci sono realmente gravi, gravissimi rischi per il minore, il bambino viene comunque allontanato segnando per sempre i genitori ed il bambino stesso?

Noi crediamo che il sistema, nato per tutelare i minori e la famiglia, oggi in molti casi non tuteli più nessuno, anzi, si autotuteli nascondendo le proprie opacità ed errori a discapito di intere generazioni di bambini che cresceranno con l’odio di aver subìto qualcosa di terribile.

Per questo nasce questa rubrica, per dare evidenza proprio a quei casi in cui le istituzioni hanno abbandonato a se stessi genitori e minori e dove persino la magistratura se ne è lavata le mani, vuoi per non ammettere un errore iniziale, vuoi perchè le vicende si sono complicate grazie ad un sistema che ha perso il focus: la tutela della famiglia.

Vi aspettiamo in diretta su Radio Azione Collettiva ogni martedì alle ore 21:00