Germania ’20 Italia a 90°

Quattro storie che evidenziano la differenza dei metodi applicati per tutelare il minore tra la Germania e l’Italia dove quest’ultima spesso si disinteressa dei suoi cittadini.

In tutte le separazioni c’è sempre, purtroppo, l’arma impropria usata per massacrare l’altro coniuge. L’arma, sembrerà incredibile a dirlo è un soggetto in carne ed ossa, ovvero, l’epilogo dell’amore ormai terminato: il loro figlio.

Siamo oramai abituati ai colpi bassi e l’uso strumentale dei figli nelle separazioni come l’alinenazione, il rapimento da parte di uno dei due coniugi stranieri del figlio, le false denunce imbeccate ai figli dal coniuge malvagio etc. etc.

Ma quando il colpo basso è supportato da un altro Paese come la mettiamo? cosa avviene al coniuge italiano ed a quello tedesco? come vengono tutelati e come viene tutelato il benessere del minore?

L’Italia come già abbiamo avuto modo di raccontare in una precedente puntata quando il figlio italiano viene rapito dal coniuge straniero e portato all’estero, lascia genitore e figlio, suoi cittadini, con il cerino in mano.

In quello che si discuterà in questa puntata è avvenuto anche l’inverso, ovvero, figli nati all’estero, con uno dei due genitori cittadino italiano, l’Italia, nuovamente, lascia i suoi cittadini a doversi confrontare – senza nessun aiuto – nemmeno consolare, con una legge completamente differente ed in un paese dove anche spiegare le proprie ragioni è difficile per via della lingua.

L’Italia quindi, dimostra un’attitudine speciale nel lasciare i suoi cittadini nella melma, a differenza della Germania, che tutela i suoi cittadini in tutto e per tutto. Peccato che a volte questa tutela, che purtroppo per noi italiani è utopia, sconfini nell’abuso di protezione verso il proprio cittadino a scapito del cittadino straniero. Ed è così che si vengono a creare casi assurdi dove i nostri concittadini italiani invece di trovare supporto dalla propria nazione a tutela dei propri diritti e sopratutto a tutela del diritto del minore di avere due genitori e non solo uno.

In questa puntata del 7 gennaio 2020 prenderemo in esame quattro casi spinosi che mettono a confronto ed in diretto scontro due paesi che si definiscono entrambi civili e democratici evidenziandoci una sostanziale differenza di trattamento a seconda della nazionalità di uno dei genitori.

Racconteranno i diretti interessati di come il loro figlio sia “ostaggio” di una tutela sconfinante nell’abuso da parte della Germania che gli sta privando anche di poter solo vedere il proprio figlio e di come l’Italia se ne stia altamente fregando mettedosi in ginocchio o forse di più al volere di una nazione che, in questo momento storico, sta facendo ben altri danni anche alla nostra economia.

In studio interverrà la Dott.ssa Marinella Colombo esperta in diritto internazionale ed in sottrazione internazionale di minori.

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