Figli “rapiti” un’altra storia di ordinaria follia

Ancora una, ancora una famiglia a cui vengono “strappati” i figli come se fossero un oggetto, sulla scorta di una tutela a cui, oramai per molti casi non crede più nessuno.

Tutto inizia il 22 giugno del 2018 quando il Tribunale dei minori con un decreto affida Alessandro, il loro secondogenito nato nel 2005, ai servizi sociali del settimo municipio di Roma.

I motivi?

La presunta poca collaborazione con i servizi sociali, che in realtà emerge invece essere esattamente il contrario: è l’assistente sociale ad essere poco disponibile.

La scarsa igiene della casa familiare e il cattivo odore, quest’ultimo però causato da lavori in corso sulla rete fognaria.

L’abbandono del percorso scolastico da parte del figlio Alessandro, anche questo motivo appare del tutto infondato: tanto vero che il ragazzo ha superato l’esame di terza media e al momento è iscritto alle superiori con ottimi risultati scolastici.

E allora perchè?

Il 21 maggio la polizia locale si era recata alla loro porta in seguito alla segnalazione di un vicino che aveva sentito piangere per ore un bambino. Nonostante l’appartamento in quel momento fosse persino vuoto, parte la relazione ai servizi sociali in cui si faceva riferimento al cattivo odore e alla scarsa igiene.

Ma non finisce qui: i figli che gli vogliono portare via oggi sono cinque e persino nel periodo natalizio!

Il resto lo sentirete direttamente da Francesca, martedì alle ore 21 nella rubrica Infanzia Rubata in diretta su Radio Azione Collettiva.

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