Stefano Calabrò, Colpevole di Ingiustizia

Nella prossima puntata di “Colpevole d’ingiustizia” parleremo della vicenda di Stefano Calabrò, (Ex) Assistente Capo Coordinatore della Polizia di Stato, arruolato in data 21 Luglio 1993 e dispensato dal servizio per fisica inabilità in data 10 Ottobre 2019.
Vediamo in breve la sua storia: “La vicenda ha inizio nel mese di Agosto 2015 quando, in seguito ad accertamenti, vengo a conoscenza di una accertata e pericolosissima fuoriuscita ingente di polveri amiantifere durante gli scavi per i lavori del Terzo Valico e più precisamente presso il cantiere sito nella località di Cravasco, una piccola frazione facente parte il Comune di Campomorone, nell’immediato entroterra genovese.
Espongo il tutto ai miei diretti Superiori , ma vengo subito “zittito” pesantemente e velatamente minacciato nel caso in cui avessi attuato una eventuale vertenza sindacale, essendo al momento anche Dirigente Sindacale del SIAP. Ovviamente, in seguito a tale atteggiamento, rimango basito e allarmato allo stesso tempo per ovvi motivi. Promuovevo quindi una vertenza sindacale allo scopo di accertare le motivazioni di questo comportamento da parte dei miei superiori e di allertare i colleghi e la collettività riguardo il pericolo per la tutela della salute, non prima comunque di averne discusso col Segretario Provinciale del SIAP.
Il giorno dopo l’inizio della vertenza sindacale, l’allora Questore di Genova  redigeva una lettera indirizzata al Ministero dell’Interno sui dati ambientali rilevati nei pressi e dentro il cantiere di Cravasco, ove allegava anche diversi documenti “rassicuranti” in relazione ai dati analisi dell’aria presso il sito in oggetto ma, come si evince da tale documentazione, appare del tutto illogico, non conforme alla tempistica e clamorosamente contraddittorio il fatto che tra queste documentazioni vi sia un tabulato ARPAL, unico organo ufficialmente competente per tali rilievi, da me reperito a Dicembre 2015 a Roma presso il Ministero dell’Interno, il quale attesta che il primo rilievo utile eseguito presso l’area del cantiere di Cravasco è stato eseguito il 21 settembre 2015!!!
Da quel momento in poi, iniziavano nei miei confronti, gravi ritorsioni e vessazioni messe in atto dai vertici e da alcuni sottoposti, in particolar modo dal mio ex capo Ufficio il quale dapprima riusciva ad “isolarmi” dall’intero ufficio, per poi attuare vere e proprie provocazioni di ogni genere fino a giungere ad uno scontro verbale a Settembre 2015, quando ero messo in condizioni di non poter più adempiere ai miei compiti lavorativi.
Da qui in poi seguivano sanzioni disciplinari… mi veniva contestata una DEPLORZIONE e immediatamente dopo il trasferimento d’Ufficio presso l’Ufficio Immigrazione della locale Questura con un pesante demansionamento.
Non potendo essere in condizioni di lavorare serenamente, il SIAP mi offriva la possibilità di occuparmi a tempo pieno della Segreteria del Sindacato con un “Distacco” concesso direttamente dalla Segreteria Nazionale Romana, pertanto, occupavo quell’incarico fino al mese di Febbraio 2016 quando, il Segretario del SIAP, mi interrompeva il Distacco Sindacale con la motivazione che non vi erano più fondi di denaro a disposizione per potermi pagare.
A quel punto, ero costretto a mettermi in Aspettativa per malattia a causa di un urgente intervento chirurgico al ginocchio e ad una grave forma di lombosciatalgia diagnosticata con importanti referti medici.”
E questa è solo una parte di un copione che ci pare di vedere recitato troppe volte, a spese di onesti rappresentanti delle FF.OO. che hanno il solo torto di voler vedere rispettata la legge.

Ne parleremo lunedì 25/11/2019 alle ore 17:00 per la quinta puntata di Colpevole di Ingiustizia.

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